La potatura del Glicine è un intervento molto importante di manutenzione periodica di questa specie, per permettere alla pianta di crescere rigogliosa e di realizzare grandi fioriture. Ecco come fare!
Il Glicine è un rampicante molto robusto e facile da coltivare in giardino: inoltre è molto apprezzato anche da un punto di vista estetico, grazie alle sue spettacolari fioriture.
Talvolta però le fioriture possono essere insoddisfacenti: scopriamo i principali motivi.
LA POTATURA DEL GLICINE: DUE VOLTE ALL’ANNO
Se la fioritura del Glicine è insoddisfacente è possibile si tratti di un problema di potatura.
La potatura serve anzitutto per conferire una forma armonica alla crescita talvolta invadente di questo rampicante, ma è indubbiamente un aiuto per migliorare e aumentare la fioritura.
Il Glicine deve essere potato due volte all’anno, in inverno e in estate.
La potatura invernale si fa dopo la caduta delle foglie e nel nord Italia è bene attendere fino alla fine dell’inverno. Si tratta di accorciare tutti i rami nuovi, di un anno, in modo da lasciare 5/6 gemme. Così facendo la pianta concentrerà tutte le energie sui rami carichi di gemme, stimolando la tipica fioritura spettacolare del Glicine.
La potatura estiva si effettua nel mese di agosto e consiste nell’accorciare a circa un metro tutti i rami di un anno: anche in questo caso, si stimolerà la fioritura.
Se desiderate allungare la pianta, scegliete un ramo adatto e anziché potarlo legatelo in modo che assuma la forma desiderata.
Ovviamente, sia in estate sia in inverno, approfittate dell’occasione per potare anche i rami rotti, secchi o troppo deboli e gli eventuali polloni che si possono formare alla base della pianta. Tutte parti che tolgono risorse alle pianta, a svantaggio di una fioritura rigogliosa.