La semina in semenzaio ci permette di anticipare i tempi di coltivazione, a patto di proteggere le giovani piantine dal freddo. Ecco come fare!
In questi mesi più freddi, possiamo comunque dare sfogo alla nostra passione per la coltivazione, ricorrendo alla semina in semenzaio. Cioè la coltivazione da seme o da piccola talea in un luogo protetto, caldo, umido e luminoso.
Possiamo utilizzare una serra, come quella in cui proteggiamo le piante dal gelo invernale, oppure ricorrere a mini serre concepite appositamente per i semenzai.
Poiché in seguito dovremo trasferire le piccole piantine in contenitori più capienti, è consigliabile utilizzare delle vaschette alveolari, che mantengono separare le piantine ed evitano l’intreccio delle radici. In questo modo eviteremo che la crescita di una piantina possa danneggiare quelle vicine. Queste vaschette sono disponibili sia in plastica sia in materiale biodegradabile (torba pressata): i primi sono più economici e possono essere riutilizzati, i secondi sono più naturali e più semplici da gestire all’atto del trapianto perché possiamo interrare anche il contenitore, che col tempo si scioglierà a contatto con il terreno e l’acqua.
SEMENZAIO IN PLASTICA
SEMENZAIO BIODEGRADABILE
SEMENZAIO CON COPERCHIO
SEMINA IN SEMENZAIO: 10 CONSIGLI UTILI
Il terriccio. La scelta del terriccio è molto importante e non deve essere troppo fertile, perché troppo nutrimento è nocivo in fase di germinazione. Per il semenzaio scegliete un terriccio sterile e indicato per semina. Non usate la terra del giardino, che potrebbe essere contaminata da funghi o batteri.
La profondità. Ogni piantina ha esigenze e profondità di semina differenti. Sulle bustine che contengono i semi viene sempre indicata la profondità ottimale: rispettatela! In linea di massima i semi devono essere coperti da uno strato di terriccio pari a 3 volte la loro lunghezza: ma esistono semi, come la lattuga, che hanno bisogno di luce per germogliare e vanno posti più in superficie. Per la semina potete aiutarvi con un strumento specifico oppure con un pezzo di carta piegato.
Acqua. Dopo aver coperto i semi con il terriccio, irrigate utilizzando un nebolizzatore, per evitare di smuovere il terriccio. È sempre meglio lasciar depositare il calcare ed è importante mantenere un grado di umidità costante, evitando che la radici rimangano all’asciutto.
Umidità. Per conservare il giusto grado di umidità, il semenzaio deve essere coperto. I kit sono già dotati di un coperchio trasparente forato: in alternativa coprite le giovani piantine con un telo di plastica bucherellato. Posizionate il semenzaio in una zona tiepida, luminosa e senza sbalzi di temperatura.
Temperatura. Per germinare i semi hanno bisogno di un terreno caldo e la maggior parte delle piante germina tra i 15° e i 20°C. La temperatura dell’aria invece non deve essere superiore ai 21°C o inferiore ai 10°C. Quindi potete posizionare il semenzaio in casa oppure all’interno di una serra all’esterno, a patto che la temperatura non scenda sotto i 10°C.
Luce. Le piantine hanno bisogno di molta luce per svilupparsi: non a caso i coperchi dei kit di semina e le serre sono trasparenti. Se coltivate il semenzaio in casa, posizionatelo vicino a una finestra. In caso di poca luce, ve lo diranno le stesse piantine: se tendono a crescere storte, rivolte verso la finestra, significa che non hanno luce a sufficienza.
Aria. Una volta alla settimana aprite il coperchio del semenzaio (o il telo di plastica) e lasciate prendere un po’ d’aria alle piantine. Eviterete così l’insorgenza di malattie e muffe, stimolate da ambienti molto umidi. Le correnti d’aria, inoltre, fortificano le giovani piantine: nelle grandi serre di coltivazione si ricorre a grandi ventilatori proprio per queste ragioni.
Il ripicchettaggio. Poiché i contenitori del semenzaio sono molto piccoli, quando le piantine avranno sviluppato le prime foglie, dovremo trapiantarle in contenitori leggermente più grandi.
Il nutrimento. Quando le piantine avranno sviluppato il secondo palco di foglioline, potremo aiutare lo sviluppo con un fertilizzante liquido una volta alla settimana, avendo cura di utilizzare metà della dose indicata sulla confezione.
La forzatura. Quando le temperature saliranno e il clima esterno lo permetterà, potremo trapiantare le nostro giovani e forti piantine in giardino o nell’orto. In particolare quelle che avranno già emesso almeno 4-5 foglie. Prima di mettere a dimora le piantine, lasciate il semenzaio per qualche giorno in prossimità del luogo dove verranno trapiantate. Questa tecnica si chiama “forzatura” e permette alla piantine di acclimatarsi alle nuove condizioni ambientali, prima di essere trapiantate definitivamente. Una volta messe a dimora, potrete proseguire con la concimazione seguendo le dosi indicate sulla confezione.
Se non volete acquistare i semenzai in plastica o biodegradabili e le serrette, potete utilizzare dei cilindri di carta o cartone (per esempio tagliando il tubo all’interno dei rotoli di carta per cucina), dei vasetti di yogurt o i contenitori alveolari delle uova. Poneteli in una cassetta e, invece del coperchio, proteggeteli con un telo di plastica, cui praticamente alcuni fori per facilitare il ricambio dell’aria.
